Nel 1994 in Rwanda un terribile genocidio coinvolge Hutu e Tutsi. Attraverso le vicende del protagonista direttore di un hotel a Kigali, vengono descritti l’evoluzione della tragedia del paese africano, la disperata lotta per la sopravvivenza dei suoi abitanti e il ruolo della comunità internazionale.
Un film di Terry George. Con Don Cheadle, Sophie Okonedo, Nick Nolte, Joaquin Phoenix, Roberto Citran.
Canada, Gran Bretagna, Italia, Sudafrica 2004
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Mi sono imposta di guardare il film fino alla fine, anche se la tentazione era quella di abbandonare la sala e tutti gli amici, che, in quella serata nevosa, si erano ritrovati al cinema. Data l’occasione, sarebbe stato bello aver avuto in programma un film “scalda cuore” ed invece ne avevamo uno che narrava una delle più grandi tragedie del continente africano: il genocidio di migliaia di Tutsi per opera di uomini di etnia Hutu ……… da brividi!
Ma l’Africa, così calda e accogliente, non ce la possiamo raccontare solo attraverso storie agghiaccianti; “L’Africa è altro!”, sosteneva, con energia, una suora burundese presente in sala, quasi ad invitarci a guardare oltre. Lo stesso succederebbe a me, se, in un cinema africano, proiettassero un film di mafia: senz’altro mi sentirei di dire che l’Italia è ben altro!
E allora proviamo a pensare che le provocazioni alla nostra coscienza le possiamo fare anche attraverso film che sanno guardare all’Africa in maniera positiva e costruttiva e che parlano dell’Europa del presente e del futuro con storie e immagini che approfondiscono il dialogo interculturale.
Nella drammaticità del film si aprono squarci di delicatezza ed umanità che commuovono. Mi pare anche che il regista non risparmi critiche verso il nostro caro Occidente che si dimostra non solo insensibile alla tragedia (‘la gente dirà: Oh mio Dio! E continuerà a mangiare…’, dice un giornalista francese) ma anche ipocrita (il colonnello dell’Onu, allo scoppio dei disordini, non esiterà a dire che ‘sono lì per mantenere la pace, non per ristabilirla’…). Mi vengono i brividi al pensiero che la storia raccontata sia vera….