Documentario politico e preveggente per far conoscere esempi positivi di comunità di contadini di tutto il mondo, uomini e donne che nelle loro terre ancora resistono, con dignitoso rispetto per la Natura, all’incalzare di una delittuosa politica di sfruttamento esasperato e devastante dei suoli fertili…
Un film di Ermanno Olmi.
Con Ampello Bucci, Maurizio Gelati, Carlo Petrini, Pier Paolo Poggio, Marco Rizzone, Aldo Schiavone, Vandana Shiva, Angelo Vescovi. Documentario, durata 78 min. – Italia 2009.
Ultima proiezione: 5.11.2010
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cerchiamo di trasmettere soprattutto ai giovani l’amore per le cose semplici, essenziali ma importanti per vivere. Per me è importante scoprire il significato profondo che sta in ogni parte del creato tramite la contemplazione, perchè è opera di Dio che ci parla anche in questo modo.
Commento sul documentario “Terra Madre”
É indubbiamente nobile il tentativo di richiamare l’attenzione dello spettatore sulle gravi condizioni del nostro pianeta, sulla nostra società che ha assecondato uno smodato uso delle risorse, sul nostro stile di vita teso al consumismo, all’eccesso e allo spreco, in definitiva sulla eccessiva mancanza di rispetto verso noi stessi, il nostro tempo presente e futuro. Ed è giusto che si debba pensare ad una produzione alimentare sostenibile che garantisca a tutti gli abitanti della Terra un “pane” in quantità adeguata per sviluppare corpo e intelletto.
Ma che il documentario sia incentrato sulla storia di un misantropo che per decenni si è nutrito del cibo prodotto in tre ettari di terra, mi sembra davvero esagerato! Non mi sembra appropriato portarlo ad esempio. Una stonatura rispetto alla condivisione di esperienze riportata nel Forum Terra Madre di Torino.
Nell’ultima parte, il documentario ci porta in Val d’Adige dove un contadino, secondo me in pensione, trascorre le sue giornate, cadenzate dal sole, a seminare e a raccogliere i frutti del suo grande orto, che di sicuro non sarà bastato a mantenere la sua famiglia. Posto che quelle immagini mi riportavano indietro nel tempo e mi ricordavano mio nonno, un mondo di piacevolezze, di affettuosi insegnamenti, di essenzialità dignitose, che però non sono bastate a far studiare tutti i suoi figli, ancora, nel documentario, non ho trovato risposte adeguate ai problemi di cui sopra.